Post by kij on May 21, 2006 14:45:12 GMT -5
OK è una mia poesia che ho fatto in questi giorni, quando ero fottutamente depressa (come voi sapete), beh poi altro da dire... nn sapevo dove postarla,anche perchè nn è una fan-Art e nn centra niente con gli SP e quindi
fatemi sapere cosa ne pensate, sono accette le critiche e i complimenti e ditemi anche se c'è qualcosa che manca o che nn va!!!! (anche perchè a me sembra che manchi qualcosa)
Something about a Bird
Davanti a me, dalle fessure dei quadratini di una tenda,
scorgo, durante la notte del paesaggio,
una lussureggiante natura verde
dove su di un albero
si ode il canto di un uccellino…
ad un tratto un grido!
Era il pettirosso, che mangiato da un’aquila aveva cercato di chiedere aiuto a qualcuno…
Aiuto!!... ma nessuno l’aveva visto, l’aveva ascoltato.
Io pensai che non era solo su quel ramo…non poteva esserlo, di sicuro qualcuno era con lui, di sicuro qualcuno l’aveva sentito! Allora perché non l’aveva aiutato? Aveva troppa paura? O forse era troppo bello per abbassarsi a dargli una mano?
Io pensai: cos’è questa? Una presa in giro? Non si gioca quando una vita è in pericolo, non ci sono classi sociali quando una vita, anche di un uccellino è in pericolo, non ci sono distinzioni tra le persone, no!... non ci possono essere…
Io stavo per pensare: “solo il sole l’ha aiutato”, ma invece mi resi conto che il sole non l’aveva aiutato, ma l’aveva solo allietato con il suo calore, anche perché adesso lo stesso sole che prima l’aveva allietato, stava allietando un cadavere sotto gli artigli di un’aquila, stava allietando il suo pranzo.
Quel sole, anzi quel bastardo che solo un momento prima sembrava essere in sintonia con tutto, anche, con un’assurda scritta dal rosso incerto e sbiadito.
Sbiadito, come la mia memoria dei bei ricordi della mia vita
Che ormai sembrano non esistere più
Come la mia persona
Come il mio Io…
L’Io.. anche questa è una presa in giro?
Come il cibo dell’aquila?
Come il sole? Come la vita??
Ormai non mi sento più
Mi sento come quell’uccellino, sotto le grinfie di quell’aquila, sotto gli occhi vigili di quel sole,
mi sento come un animale selvaggio costretto a stare dietro a delle sbarre di ferro
solo che le mie sono sbarre inesistenti, perché, sono le menzogne di una vita intera cucite fitte tra loro come quando un uncinetto crea i quadratini di un centrino
anzi
come quando crea i quadratini di una tenda, ma non ne servono tanti per farmi stare male,
ne basta uno…
un quadratino di una tenda invisibile di cotone bianco
davanti e dentro di me.
fatemi sapere cosa ne pensate, sono accette le critiche e i complimenti e ditemi anche se c'è qualcosa che manca o che nn va!!!! (anche perchè a me sembra che manchi qualcosa)
Something about a Bird
Davanti a me, dalle fessure dei quadratini di una tenda,
scorgo, durante la notte del paesaggio,
una lussureggiante natura verde
dove su di un albero
si ode il canto di un uccellino…
ad un tratto un grido!
Era il pettirosso, che mangiato da un’aquila aveva cercato di chiedere aiuto a qualcuno…
Aiuto!!... ma nessuno l’aveva visto, l’aveva ascoltato.
Io pensai che non era solo su quel ramo…non poteva esserlo, di sicuro qualcuno era con lui, di sicuro qualcuno l’aveva sentito! Allora perché non l’aveva aiutato? Aveva troppa paura? O forse era troppo bello per abbassarsi a dargli una mano?
Io pensai: cos’è questa? Una presa in giro? Non si gioca quando una vita è in pericolo, non ci sono classi sociali quando una vita, anche di un uccellino è in pericolo, non ci sono distinzioni tra le persone, no!... non ci possono essere…
Io stavo per pensare: “solo il sole l’ha aiutato”, ma invece mi resi conto che il sole non l’aveva aiutato, ma l’aveva solo allietato con il suo calore, anche perché adesso lo stesso sole che prima l’aveva allietato, stava allietando un cadavere sotto gli artigli di un’aquila, stava allietando il suo pranzo.
Quel sole, anzi quel bastardo che solo un momento prima sembrava essere in sintonia con tutto, anche, con un’assurda scritta dal rosso incerto e sbiadito.
Sbiadito, come la mia memoria dei bei ricordi della mia vita
Che ormai sembrano non esistere più
Come la mia persona
Come il mio Io…
L’Io.. anche questa è una presa in giro?
Come il cibo dell’aquila?
Come il sole? Come la vita??
Ormai non mi sento più
Mi sento come quell’uccellino, sotto le grinfie di quell’aquila, sotto gli occhi vigili di quel sole,
mi sento come un animale selvaggio costretto a stare dietro a delle sbarre di ferro
solo che le mie sono sbarre inesistenti, perché, sono le menzogne di una vita intera cucite fitte tra loro come quando un uncinetto crea i quadratini di un centrino
anzi
come quando crea i quadratini di una tenda, ma non ne servono tanti per farmi stare male,
ne basta uno…
un quadratino di una tenda invisibile di cotone bianco
davanti e dentro di me.